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Czaschka al Sacrario dei Caduti

Sarà inaugurata sabato 24 settembre alle 17 la mostra Sculture e incisioni di Jürgen Czaschka, allestita presso il Sacrario dei Caduti di Bagnacavallo e curata dalla direttrice della scuola comunale d’arte Ramenghi, Liliana Santandrea.

Nella mostra sono presentate al pubblico nove incisioni dell’artista austriaco, noto in particolare per la sua maestria nella difficile arte del bulino, e gran parte della sua produzione scultorea in legno.
«Un elefantino di legno fatto da ragazzo per la madre testimonia il precoce amore di Jürgen Czaschka per la scultura – commenta Liliana Santandrea – un’attività praticata in modo meno continuativo dell’incisione, che si può scoprire soltanto facendo visita all’artista nella sua casa-rifugio vicino a Fanano, dove ti accolgono due superbe sculture in marmo. Proprio da una di queste visite nasce la consapevolezza dell’importanza di rendere pubblica la sua produzione scultorea lignea, e di presentarla a Bagnacavallo, città alla quale, nel 2008, l’artista ha donato l’intero corpus della sua produzione incisoria, che ora rappresenta uno dei gioielli del Gabinetto delle Stampe.»
Il corpus di opere scultoree che sarà in mostra a Bagnacavallo è stato realizzato in due diversi periodi. Risale al 1983 l’inizio della creazione del primo gruppo: Pietà, Schiavo, Edipo, Vieni dal Libano mia sposa. Jürgen Czaschka recupera qui i grandi temi della storia dell’arte, ovvero della storia dell’umanità, ne esplora la dimensione epica, sacra e classica. Dal 2013 inizia a lavorare alla sua ultima opera, Danza macabra, una composizione di maschere raccolte sotto l’egida di un unico tema, che ha la sua origine nell’iconografia tardomedioevale. Il calciatore, il banchiere, il politico, Benedetto XVI, San Suu Kyi, il guerriero diventano le icone per una fotografia del contemporaneo. Opere realizzate in legno di tiglio, dove le intense trame di linee concave si fanno sempre più espressive, indagatrici, man mano che si addentrano nei volti.
Italiano di adozione, Jürgen Czaschka nasce a Vienna nel 1943, dove si laurea in Storia e Letteratura tedesca. Collabora inizialmente con una redazione giornalistica per poi trasferirsi in Germania e lavorare come scenografo teatrale ed è qui che matura in lui la consapevolezza della sua grande passione per l’arte. Siamo negli anni settanta quando si iscrive a un corso di incisione al Künstlerhaus Bethanien, e, dopo aver sperimentato diverse tecniche, elegge il bulino quale mezzo espressivo principe per la sua narrazione. Inizia così un lungo e fecondo periodo di lavoro che lo porterà a diventare uno dei più straordinari e apprezzati maestri in questa difficile tecnica. Nel 2004 sospende la sua produzione incisoria per dedicarsi alla scultura e allo studio delle scienze umanistiche. Ma non abbandona completamente il bulino. “Il percorso filosofico fondato su un senso civico incrollabile”, che ha contraddistinto la sua produzione artistica, e la consapevolezza della unicità dell’esperienza maturata nel confronto diretto con la resistenza del metallo lo condurranno, negli anni successivi, verso l’insegnamento. Le sue lezioni richiamano tanti incisori, consapevoli di quale privilegio sia apprendere da Jürgen Czaschka e confrontarsi con lui.
La mostra è realizzata con la collaborazione di Museo Civico delle Cappuccine, opificiodellarosa.org, Biart Gallery, Associazione Nazionale Caduti e dispersi in guerra e il sostegno di Agrisol e Cpda Conad di Bagnacavallo.
Sculture e incisioni di Jürgen Czaschka sarà visitabile fino al 16 ottobre dal martedì al sabato dalle 15 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 (chiusa il lunedì). Saranno effettuate aperture serali straordinarie dal 28 settembre al 2 ottobre dalle 20 alle 23 in occasione della Festa di San Michele.
Il Sacrario dei Caduti è in via Garibaldi 45 a Bagnacavallo.
Per informazioni:

Scuola comunale d’arte Ramenghi

0545 280841