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Fabrizio Dusi al Museo Civico

Il Museo Civico delle Cappuccine ospita quest’anno per la sua mostra d’autunno il visual artist milanese Fabrizio Dusi. Il progetto artistico “Insieme al mondo, piangere, ridere, vivere”, curato da Diego Galizzi e Chiara Gatti, è un invito a riflettere sui temi che ci hanno scosso nei giorni della pandemia.

«Insieme al mondo, piangere, ridere, vivere». Una grande scritta luminosa al neon scorrerà sulla facciata del Palazzo comunale di Bagnacavallo, frutto dell’intervento site-specific dell’artista visivo Fabrizio Dusi (classe 1974), dipanando sotto le finestre neoclassiche un messaggio ideale che è anche il titolo della mostra dedicata all’artista milanese allestita nel Museo civico delle Cappuccine. Sono parole tratte da una poesia di Rosita Vicari (ma curiosamente attribuita per molto tempo a Pablo Neruda), che fanno riflettere sui temi che hanno scosso le coscienze nei giorni della pandemia: il distanziamento tra gli individui imposto dalle necessità degli scorsi mesi e, viceversa, il forte desiderio di tornare ad abbracciarsi, anche solo idealmente.

All’indomani dell’emergenza sanitaria, il progetto artistico curato da Diego Galizzi e Chiara Gatti riporterà l’arte alla sua originaria funzione sociale e pedagogica. Arte come riflesso di un pensiero condiviso. Arte come fonte di stimoli, domande, riflessioni universali. Arte come messaggio e militanza.

Fabrizio Dusi è un autore contemporaneo riconosciuto nel panorama nazionale che ha negli anni lavorato su tematiche legate alla storia collettiva e alla contingenza, dalla Shoah ai migranti, toccando sfumature esistenziali affidate spesso alle parole di grandi scrittori del Novecento.

Oltre all’installazione pubblica Dusi è al centro di un sorprendente percorso espositivo al Museo Civico delle Cappuccine, che si apre col suo celebre ciclo «Bla Bla Bla» in ceramica smaltata, personaggi dai profili pop circondati da bollicine di parole vacue, allegoria di una comunicazione difficile, di un vociare senza senso nel mondo caotico delle relazioni odierne. Altri neon realizzati ad hoc per la mostra, dedicati in questo caso alle geografie toccate dal virus e allontanate fra loro da una politica di frontiere chiuse, si alterneranno a dipinti su coperte isotermiche (allusione al tema degli esuli) con le regioni italiane unite da un destino globale pur nel dramma dell’isolamento.

Nelle sale più piccole del Museo si incontreranno un omaggio alla figura di San Michele Arcangelo con un dipinto di grandi dimensioni sempre su coperte isotermiche, e una parete intera, rivestita dello stesso materiale, dipinta in loco con l’iconografia di Adamo ed Eva sotto l’Albero della Vita. Entrambe le opere saranno accostate a una scelta preziosa di ceramiche inedite, vasi dipinti con i medesimi soggetti degli arazzi.

Inaugurazione

sabato 19 settembre, ore 18 (solo su prenotazione).

Orari: martedì e mercoledì 15-18; giovedì 10-12 e 15-18; venerdì, sabato, domenica 10-12 e 15-19.

Ingresso gratuito. Accessi contingentati; necessario l’uso della mascherina.

Durante i giorni della Festa (25-29 settembre) rispetterà questi orari speciali: venerdì 25 e sabato 26, ore 10-12 e 15-24; domenica 27, ore 10-24; lunedì 28 e martedì 29, ore 10-12 e 15-24.

Prenota gratuitamente la tua visita ed eviterai le attese!

Nei giorni della Festa è possibile prenotare l’accesso diretto ai seguenti orari:

ore 10, 11, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22 e 23.

Posti limitati.

Prenotazioni e info: 0545-280911/3; centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it